LIBRI DI RENATO SANSA

Simone Misiani, Renato Sansa

Città di fondazione

Comunità politiche e storia sociale

Partendo dall’idea che il modello di città ideale, storicamente sedimentato e dunque osservabile nella sua lunga durata, possa essere ancora oggi valido, il volume presenta i risultati di alcune ricerche condotte nell’ambito dell’Osservatorio internazionale geopolitico sulle città di fondazione, istituito nel 2015 a Sabaudia allo scopo di creare una rete di studiosi interessati ad approfondire le cause della nascita e del fallimento delle comunità politiche in una prospettiva diacronica e policentrica di global history.

cod. 1578.22

Annunziata Maria Oteri, Renato Sansa

L’altra guerra. Aspetti economici, sociali e territoriali della mobilitazione generale

STORIA URBANA

Fascicolo: 162 / 2019

Il saggio presenta le principali tematiche trattate nel fascicolo che studia le trasformazioni di abitati, territori, società in relazione alla Grande guerra. Il tema, concepito entro un progetto editoriale dedicato al primo conflitto mondiale in occasione del centenario, si inquadra a sua volta in un programma ben più ampio, di cui «Storia urbana» si occupa da tempo, inerente il rapporto fra territori ed eventi catastrofici. Nella prima parte del saggio si delineano le ragioni che hanno spinto la rivista a occuparsi di questo tema in relazione ai due conflitti bellici, ma guardando ad alcuni eventi sismici particolarmente significativi, e all’intento, poi, di studiare in particolare i mutamenti causati dalla Grande guerra in una visione multidisciplinare. Nella seconda parte del saggio si introducono le principali tematiche trattate nel fascicolo, muovendo da due concetti chiave per le vicende che si raccontano, quello di mobilitazione e quello di zona di guerra.

Il volume intende disegnare una storia economica dell’ambiente italiano, a partire dall’età preindustriale, in una prospettiva di dialogo e confronto con la più recente storiografia internazionale. I contributi raccolti sono rappresentativi dei diversi approcci seguiti dagli storici economici che oggi, in Italia, si interessano dell’ambiente.

cod. 1573.402

Alessandro Iacopini, Renato Sansa

La produzione storiografica di «Roma moderna e contemporanea», 1993-2008

STORIA URBANA

Fascicolo: 126-127 / 2010

L’articolo si pone l’obiettivo di analizzare la produzione storiografica di una rivista di storia urbana, che ha come campo di indagine la realtà romana tra età moderna e contemporanea. Il primo numero di Roma moderna e contemporanea è stato pubblicato nel 1993, da allora la rivista ha collezionato quindici annualità: un tempo sufficiente per tentare un primo bilancio storiografico di questa esperienza. Il metodo utilizzato per compiere l’indagine si è incentrato su una analisi quantitativa degli articoli pubblicati, classificati secondo alcune consolidate categorie storiografiche. L’interpretazione si è inoltre giovata di un criterio originale, volto a stabilire il tasso di multidisciplinarietà della rivista. L’articolo è accompagnato da una intervista al direttore della rivista.

Gaetano Sabatini, Renato Sansa

Introduzione

STORIA URBANA

Fascicolo: 123 / 2009

Introduzione - The articles in this monographic number of &&Storia Urbana&&& stress the wide range of meanings that the Spanish presence represented for the major Italian cities. Although the catholic monarchy didn’t impose in Italy any kind of urban model, it is nevertheless possible to retrace in many cities distinguishing marks of the Spanish influence, from the political-administrative level to urban planning, in which the symbolic aspects play an important role in terms of consolidating the image of the power of the Spanish king.

«Monstrous city», «great wen», «painted sepulchre» and other similar expressions were usually adopted to describe European cities throughout early modern history. Defoe in England, Rousseau in France and many others could be quoted as evidence of contemporary concerns about the seemingly uncontrollable city. In contrast to these visions of urban depravity was a sense of smaller communities like the village as a counter-model of sound order and relative sanity. The manner in which such contemporaries conceptualised their social and environmental problems has had a profound influence on the way that modern historians have interpreted the development of towns. Although it’s commonly assumed that the action of early modern city governments was ineffectual to maintain a clean environment, a deeper scrutiny of documentary sources reveal that contemporaries showed an appreciation of the health risk that overcrowding posed. Stench, which according to miasma-humoral theory was believed to be a principal cause of disease, was strictly associated with plague and other illness. Prompted by frequent outbreaks of plague, olfactory vigilance played a central role in regulating towns from the discrimination against poor immigrants and beggars, to the shaping of the city and better sanitation. In this article it will be argued that combating stench was an important task in the mind of municipal governors most notably, to tame plague and its myriads disorder. Despite the close association of urban squalor, filth and disease, frequent complaints about negligence in tackling these problems were made, and, as a result, new institutions and strategies were devised to clean the cities. A comparative study of major European cities (London, Paris, Rome) can help us to better understand how civic sanitation schemes operated in the past, the principal concerns behind these schemes, and the obstructions to their successful implementation.

Renato Sansa

I rifiuti e la storia ambientale: un'introduzione

STORIA URBANA

Fascicolo: 112 / 2006

This monographic number of «Storia Urbana» is focused on themes of environmental urban history: an apparently neglected subject in traditional approaches to urban history. This is only partially true, as the growing number of studies on this topic seems to suggest an increasing interest in this field of research, even if many of them are focused on modern cities. The articles proposed here suggest the need to enlarge the field of research to include also studies about early modern cities, adopting a longue durée perspective.