LIBRI DI VALERIA PULIGNANO

Claudia Marà, Valeria Pulignano

Unpaid labour in online freelancing platforms: between marketization strategies and self-employment regulation

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 163 / 2022

Sociology scholars have shown that unpaid labour is widespread in digital labour platform work, yet no study has shed light on the mechanisms generating unpaid work in the digital platform sector. This paper aims to fill this gap and points to the mechanisms produced at the interface between platforms’ marketization strate-gies and the regulation of self-employment in national contexts to explain the way in which unpaid labour unfolds in online freelancing platform work. We base our argument on an empirical study that investigates work in four different online freelancing platforms and in four European countries, namely Italy, France, Bel-gium and Poland.

Valeria Pulignano

E-democrazia al lavoro: effetti e problematicità dell’era digitale

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 160 / 2021

Questo contributo mette in evidenza le problematicità derivanti dagli effetti della tecnologia digitale sulla democrazia. Tre sono i temi principali che vengo affrontati. Il primo è legato al controllo di sistemi tecnologici avanzati nelle mani di una élite che rischia di aumentare il suo potere e la sua influenza sulle masse di utenti e consumatori che utilizzano le nuove tecnologie. Il secondo tema, direttamente connesso al primo, riguarda la fiducia del pubblico verso le istituzioni democratiche a seguito dell’entrata in campo di sistemi di comunicazione digitale di massa, che spesso sono portatori di disinformazione e notizie false (‘fake news’). Il terzo tema, è quello del ‘capitalismo della sorveglianza’, che si lega alle relazioni industriali e di lavoro, nel senso che esamina le implicazioni che questo comporta per la democrazia, intesa come partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori sui luoghi di lavoro.

Valeria Pulignano, Wim van Lancker

Digital Cleavages and Risk in the Platform Economy in Belgium

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 159 / 2021

The adoption of digital technologies challenge existing institutional approaches towards labour markets segmentation and dualisation by dissolving the employer-employee nexus. When national governments adapt to digitalisation by deregula-tion they risk to fostering "flexibility at the margin" which can reinforce digital cleavages at the intersection of tasks, skills and new technology. This is because deregulation threatens the existing country-based employment and industrial rela-tions structures by favoring companies fissuring the labour markets while reducing employment protections for all workers. In the paper we illustrate this argument by shedding light on the case of Belgium as one of the countries in Europe with a gen-erous and encompassing system of collective bargaining and strong employees’ representation structures, and which has been experiencing a deregulatory trend in response to digitalisation, following the introduction of the 2016 law "De Croo".

Maria Concetta Ambra, Valeria Pulignano

Esternalizzazioni di impresa e strategie sindacali nella logistica: due casi a confronto

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 151 / 2018

L’articolo esamina l’importanza delle strategie sindacali nei processi di cambiamento organizzativo implementati da due società multinazionali che operano nel settore della logistica in Italia. L’articolo è strutturato in quattro parti. Nel primo si discute la letteratura sulle strategie sindacali. Nel secondo si presenta la metodologia e il quadro comparativo della ricerca. Il terzo illustra i casi di studio e li analizza alla luce delle dinamiche di azione degli attori coinvolti (sindacati e imprese). Il quarto esamina i fattori che influenzano le strategie sindacali. I risultati della ricerca sottolineano l’importanza delle strategie sindacali nei processi di organizzazione della produzione e del lavoro. L’analisi di queste strategie, all’interno di un comune contesto istituzionale, contribuisce alla comprensione delle condizioni in cui gli attori collettivi sono in grado di trasformare il contesto macro-istituzionale di cui sono parte integrante.

Questo saggio si propone di sottolineare l’importanza delle differenze istituzionali del mercato del lavoro nell’analisi della diversità dei processi di cambiamento aziendale in diversi contesti nazionali in Europa. Utilizzando i dati comparati di dodici case studies, rappresentati da imprese multinazionali europee caratterizzate dall’avvio di un processo di ristrutturazione in Olanda, Italia, Francia, Austria, Danimarca, Irlanda e Svezia, si sostiene che i diversi contesti nazionali del mercato del lavoro influenzano le risposte del management e del sindacato d’impresa alle ristrutturazioni. Tuttavia, l’indagine empirica mette in risalto l’esistenza di una variazione inter e infra-Paese. Ne risulta, pertanto, una visione più dinamica del concetto di «variazioni istituzionali».

Paul Stewart, Andrew Danford, Valeria Pulignano

L'impatto dei sistemi di lavoro ad alta performance sulla qualità della vita di lavoro. Uno studio comparato tra Italia e Gran Bretagna

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 101 / 2006

In this paper we wish to draw on comparative survey data collected at the GM plant in Ellsemere Port (Britain) and the Fiat plant at Melfi (Italy) to debate the assumption that new forms of work and organisation of the labour process, which have been introduced under the High Performance Work Systems (HPWS), lead to the improvement in employee experience of employment in the automotive industry. Thus, the article aims to critically evaluate the claims made by the literature for HPWS the heir to lean production regarding its putative positive impact upon employees. Conclusions are that HPWS can be understood as a distinctive pattern of management strategies developed to confront workplace labour organization. Rather than to empower employees and produce high workers’ quality of working life, we suggest they produce unevenness on the latter measured in terms of employee perceptions of the consequences of factory regimes on, work intensification, performance monitoring, stress, work-life balance and employee consultation.

Franco Chiarello

Il pendolo meridionale.

Bilanci e prospettive delle politiche per lo sviluppo locale del Mezzogiorno

cod. 1529.101

Valeria Pulignano

Rapprentanza del sindacato e spazio europeo: uno studio comparato sull'esperienza dei Cae in due settori

GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI

Fascicolo: 105 / 2005

Il saggio si propone di esaminare i limiti e le potenzialita’ che la rappresentanza sindacale dei lavoratori affronta nel tentativo di riordinarsi su scala transnazionale. Questo perche’ i fenomeni di de-nazionalizzazione generano disfunzioni ed ostacoli difficilmente eludibili da parte del sindacalismo. Partendo da queste premesse, il saggio discute il ruolo dei Comitati Aziendali Europei (CAE) quale meccanismo speciale di promozione e di sviluppo dell’azione sindacale a livello transnazionale mentre ne esamina le possibilita’ e i limiti di inserimento nell’area politica dell’articolazione tra il livello Europeo e quello nazionale o locale del sindacato. In questa sfera vengono esaminate le opportunita’ che il CAE offre per la creazione di forme di integrazione o networking internazionale della rappresentanza dei lavoratori, e vengono analizzate le forme di tale integrazione e gli effetti sulla creazione di uno spazio europeo per la rappresentanza, nonche’ vengono discusse le condizioni che possono favorirne o limitarne lo sviluppo.

Giuseppe Bonazzi, Serafino Negrelli

Impresa senza confini

Percorsi, strategie e regolazione dell'outsourcing nel post-fordismo maturo

cod. 1530.62

Giuseppe Bonazzi, Michele La Rosa, Valeria Pulignano

Presentazione

SOCIOLOGIA DEL LAVORO

Fascicolo: 86-87 / 2002

During the 1990s outsourcing became an increasingly popular managerial strategy in both private and public sectors. Although the term is not always used with the same meaning, the basic definition of outsourcing for our purpose is a process whereby an organisation ceases to carry out internally various functions outside its ‘core’ activity and instead purchases the service or products concerned from outside parties operating under the same factory’s roof. The author, drawing on field research and secondary sources, argues that the analysis of outsourcing in Italy provides a critical re-examination of the ‘adversial’ union approach, typical of the other international experiences. In fact, the analysis demonstrates that Italian trade unions did not oppose the recent workplace restructuring practices. Nevertheless, she claims, outsourcing strongly affects collective bargaining arrangements and unions representatives by potentially leading to individuate an ambivalent framework for Italian workplace industrial relations. Whereas it provides to fragment the contractual working conditions of employees, outsourcing potentially weakens the capacity of organisation, representation and intervention of trade unions. The result has been, on one side the re-unification of the working conditions within the outsourced enterprises under the same sectoral collective agreement (metalworking sector) and, on the other side the reinforcement of the structures of horizontal representation by strengthening co-operation among trade union representatives of the main companies, outsourcer and subcontractor firms. By considering these results the paper will examine the Italian unions’ response to outsourcing in breadth. Finally, the attempt to evaluate trade unions opportunities to establish a social model on an international basis will be assessed through the examination of the challenges and opportunities different patterns of post-fordism have led to Italian unionism in the last twenty years.