@article{43199, year={2011}, issn={2239-6330}, journal={TERRITORIO}, number={58}, volume={}, doi={10.3280/TR2011-058015}, title={Vienna, il crepuscolo del mondo di ieri e l’alba del mondo nuovo}, abstract={La costruzione degli Höfe viennesi è stata un’autentica epopea: teorici dell’austro marxismo come Otto Bauer vedevano nella realizzazione dei grandi complessi residenziali la concretizzazione del «Mondo nuovo» che avrebbe dato nuova dignità sociale e culturale alla classe operaia fi no a quel momento sfruttata: il «mondo di ieri» contro il mondo nuovo. La contrapposizione tra quartieri operai e città borghese era sottolineata anche dai caratteri architettonici di questi nuovi complessi residenziali: grandi corti chiuse, ove erano concentrate le funzioni collettive e culturali, accessi trattati come «porte» e in alcuni casi, come il Karl Marx-Hof, torrette distribuite lungo la facciata che restituivano l’immagine di un sistema fortezze, simbolicamente accerchianti la Vienna edifi cata negli ultimi giorni dell’impero, costruita attorno al Ring. A distanza di circa novant’anni lo stratifi carsi della storia ha conferito alle diverse parti di Vienna un carattere fortemente coeso: come avrebbe detto Robert Musil «tutto si è amalgamato»} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=43199}, author={Giovanni Denti} pages={155-160}, language={IT}}