TY - JOUR PY - 2014 SN - 1972-5523 T1 - La «cura» del patrimonio costruito di uso pubblico. istituzioni, regolamenti e prassi a Napoli tra Cinque e Settecento JO - STORIA URBANA DA - 2/15/2015 12:00:00 AM DO - 10.3280/SU2015-145001 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=53092 AU - Russo, Valentina SP - 5 EP - 21 IS - 145 VL - XXXVII LA - IT AB - Tra le più antiche istituzioni napoletane, il Tribunale della Fortificazione (poi Mattonata e Acqua) ha controllato in ambito urbano l’insieme delle pratiche connesse alla manutenzione delle mura, di bastioni e torri, delle attrezzature idrauliche - acquedotti e fontane - nonché degli spazi aperti di giurisdizione pubblica dal Medioevo agli inizi del diciannovesimo secolo. L’ampia documentazione archivistica riferita all’organizzazione amministrativa, agli interventi sollecitati o imposti e, ancora, alle numerose figure di ingegneri e tavolari coinvolti tra la prima metà del Cinquecento e il 1805 nella progettazione e direzione delle opere, conservata nell’Archivio storico municipale di Napoli, è indagata nello scritto con riferimento al periodo compreso tra la metà del Cinquecento e il primo Settecento. Il puntuale controllo sulle condizioni delle strade e piazze, la costante pratica della manutenzione degli acquedotti, delle fontane cittadine, del corso delle acque piovane e delle pavimentazioni stradali come il mantenimento degli spazi pubblici liberi da costruzioni private trovano ampia dimostrazione nella ricca documentazione conservata e risparmiata dall’incendio che nel 1946 ha distrutto parte del corpus archivistico. Attraverso lo studio dei Banni, Appuntamenti e Conclusioni è analizzato in modo sistematico un tema di ricerca ancora non sufficientemente approfondito in letteratura, riguardante il ruolo e gli obiettivi che il governo vicereale attribuiva alla cura del patrimonio urbano collettivo nonché alle modalità tecniche con cui quest’ultima è condotta in età barocca. PB - FrancoAngeli ER -