@article{53875, year={2014}, issn={1972-5620}, journal={RICERCHE DI PSICOLOGIA }, number={4}, volume={37}, doi={10.3280/RIP2014-004003}, title={Narrare ricordi positivi e negativi di malattia:l’influenza sul tono emotivo e sulla memoria autobiografica}, abstract={Memoria e narrazione autobiografica sono due processi distinti, ma strettamente connessi: soprattutto nel caso di una rottura biografica seria nella vita dell’individuo, come è la malattia oncologica, la narrazione può aiutare la rielaborazione del ricordo, donando ad esso una struttura linguistica e proprietà narrative. Inoltre, evidenze scientifiche sottolineano che i pazienti oncologici hanno una fluidità di memoria ridotta rispetto ai gruppi di controllo, rendendo ancora più importante l’esigenza di rielaborare il vissuto autobiografico. Il presente studio ha l’obiettivo di indagare se la narrazione di eventi positivi e negativi di malattia possa determinare cambiamenti sulla fluidità di tali ricordi autobiografici e sul loro coinvolgimento emotivo. Sessantatré pazienti oncologici hanno completato un test di fluidità di memoria autobiografica prima e dopo aver narrato un ricordo di malattia secondo due condizioni sperimentali: nella prima i partecipanti dovevano focalizzarsi su un ricordo negativo, nella seconda la narrazione riguardava un evento positivo. Le narrazioni di entrambi i gruppi sono state poi analizzate per verificare differenze linguistiche. I risultati evidenziano che narrare un ricordo di malattia ne favorisce l’accessibilità mnestica e la ricchezza emotiva. Inoltre, narrare un evento negativo diminuisce le emozioni negative ed aumenta la compresenza di vissuti positivi e negativi. Le narrazioni negative risultano essere più coerenti e strutturate e volte alla rielaborazione dell’evento passato.} url={http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=53875}, author={Chiara Fioretti} pages={573-598}, language={IT}}