TY - JOUR PY - 2018 SN - 1972-5620 T1 - La medicina narrrativa come base del progetto riabilitativo: Me.Na.Ria JO - RICERCHE DI PSICOLOGIA DA - 4/15/2018 12:00:00 AM DO - 10.3280/RIP2018-001010 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=61461 AU - Micheli, Mary AU - Scarponi, Federico AU - Letizia Nunzi, Maria AU - Conti, Matilde AU - Bocchini, Elena AU - Zampolini, Mauro SP - 131 EP - 143 IS - 1 VL - 41 LA - IT AB - Lo studio Me.Na.Ria. (Medicina Narrativa come base del Progetto Riabilitativo), si svolge all’interno della Struttura Semplice Dipartimentale Unità Gravi Cerebrolesioni Acquisite dell’Ospedale S. Giovanni Battista di Foligno, e nasce dal concetto di Medicina Basata sulla Narrazione che punta l’attenzione sull’importanza dell’ascolto del paziente e considera la sua storia e quella dei suoi familiari, un’integrazione del percorso di malattia e guarigione: le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura. Finalità dello studio: verificare se, nella riabilitazione di pazienti con Grave Cerebrolesione Acquisita, l’utilizzo di uno strumento legato alla medicina narrativa (Intervista semi-strutturata), influisca nella stesura e attuazione del Progetto Riabilitativo Individuale e migliori la percezione di presa in carico dei familiari, considerati "esperti alla pari". Obiettivo principale: verificare se l’utilizzo dell’intervista semi-strutturata influisca nella stesura e attuazione del Progetto Riabilitativo Individuale attraverso i seguenti indicatori: corrispondenza tra i tempi di degenza attesi e quelli effettivi, corrispondenza tra il setting post-dimissione individuato dal team riabilitativo e quello effettivo, miglioramento del paziente, verificato attraverso il Livello di Funzionamento Cognitivo (LCF). Obiettivo secondario: valutare se l’uso di strumenti di Medicina Narrativa migliori la percezione nei familiari di presa in carico dei propri bisogni e la diminuzione dello stress (Caregiver Need Assestement (CNA) somministrato all’ingresso e alla dimissione). I primi risultati ancora parziali (il numero esiguo non ha permesso un’analisi statisticamente significativa), confermano un miglioramento nella percezione nei familiari di presa in carico dei propri bisogni. Attraverso l’approccio narrativo è stato possibile individuare il "funzionamento" della persona e della famiglia, i desideri e le aspettative per permettere una presa in carico globale. Accogliere i bisogni dei familiari, significa anche rafforzare le risorse e le strutture della famiglia così da permettere il rientro a domicilio della persona anche con grave disabilità. PB - FrancoAngeli ER -