TY - JOUR PY - 2018 SN - 1972-487X T1 - L’aggressività distruttiva nella relazione interumana: una prospettiva evoluzionistica JO - PSICOBIETTIVO DA - 12/15/2018 12:00:00 AM DO - 10.3280/PSOB2018-003016 UR - http://www.francoangeli.it/Riviste/Scheda_rivista.aspx?idArticolo=62952 AU - Costantini, Enrico AU - Iannucci, Claudio AU - Pancheri, Lucia AU - Esposito, Rosario AU - Liotti, Giovanni AU - Pollani, Giuseppe AU - Belfiore, Erika SP - 161 EP - 173 IS - 3 VL - XXXVIII LA - IT AB - La teoria evoluzionistica della motivazione contribuisce alla comprensione della distruttività nella relazione interumana, sulla base delle seguenti argomentazioni:
- esiste una forte tendenza, comparsa nel corso dell’evoluzione come strategia evoluzionisticamente stabile (SES), a inibire l’aggressività distruttiva negli scontri fra conspecifici;
- alcune condizioni ambientali definibili sociologicamente, e nell’uomo anche condizioni definibili psicologicamente perché legate a particolari contesti relazionali in cui avviene lo sviluppo della personalità, possono indebolire tale tendenza fino ad annullarne gli effetti;
-nell’indebolimento del meccanismo inibitore della violenza (MIV), come anche nel suo potenziamento, intervengono le motivazioni e le funzioni mentali superiori, tipicamente sviluppatesi nell’uomo come pennacchi evoluzionistici;
- l’indebolimento del MIV causa la comparsa delle due forme di distruttività che possono affliggere la relazione interumana, connesse rispettivamente al sistema di difesa per la sopravvivenza e al sistema predatorio;
- la conoscenza delle sequenze comportamentali ed emozionali caratteristiche dei due sistemi aiuta a riconoscere clinicamente le due forme di distruttività interumana nello studio della psicopatologia. PB - FrancoAngeli ER -