La volontà di dotarsi di uno strumento autenticamente solidale, quale quello di un amministratore di sostegno per persone in difficoltà, ci piace credere che costituisca - più che un atto di riparazione nei confronti di tantissimi cittadini la cui tutela per troppi anni ha coinciso con l’allontanamento forzato dalla comunità - un’assunzione, ancorché in ritardo, di corresponsabilità collettiva.