Nel lavoro in oggetto si colgono in primo luogo i significati e le radici della legge 285/97, evidenziandone la grande valenza di strumento di cambiamento delle politiche sociali, in quanto individua gli itinerari della crescita, della formazione e della socializzazione come luogo della prevenzione del disagio e di rafforzamento dell'identità, superando la filosofia puramente assistenzialista per giungere a riconoscere la popolazione minorile come categoria sociale, come soggetto di diritti. Si espongono, successivamente, alcune esperienze concrete di realizzazione nei comuni del litorale nord e della comunità montana della provincia di Roma e si sofferma l'analisi sull'impatto altamente positivo e stimolante di domande di partecipazione che l'attuazione dei progetti ha avuto anche fra i cittadini di recente immigrazione.