La legge 397/2000 ha innovato, con la struttura del processo, anche il ruolo del difensore. Ma, aldilà delle facili letture mediatiche, nessuna specularità emerge tra difensore e pm. Sarebbe un grave errore metodologico tentare di ragionare in termini di parificazione di poteri e facoltà, occorrendo invece riflettere sul riequilibrio dei poteri e delle facoltà, orientato a consentire analoghe opportunità di accesso alla funzione ricostruttiva e consapevole della diversità di ruoli e scopi istituzionali.