Un esame retrospettivo della legislazione e della giurisprudenza dimostra che il tema della contiguità e del concorso esterno non sono affatto frutto di "invenzioni" della magistratura dell’ultimo ventennio. La complessità dei problemi non sembra tollerare ancora deleghe al giudiziario e, nello stesso tempo, richiede ai magistrati una particolare attenzione esegetica e un’assoluta prudenza nell’utilizzare categorie socio-criminologiche che, esportate dal contesto loro proprio, rischiano di risultare fuorvianti.