La legge Pinto e l'Europa tradita (Riflessioni di un avvocato dalla parte del cittadino)

Titolo Rivista QUESTIONE GIUSTIZIA
Autori/Curatori Giovanni Berti Arnoaldi Veli
Anno di pubblicazione 2003 Fascicolo 2003/1 Lingua Italiano
Numero pagine 17 P. Dimensione file 77 KB
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L’approvazione della legge Pinto ha realizzato un singolare gioco delle parti: da un lato, per sottrarre alla giurisdizione europea i nuovi ricorsi, l’Italia non ha esitato ad approvare una legge che invece di risolvere il problema lo aggrava; dall’altro, per liberarsi del pesante fardello costituito dalle migliaia di vecchi ricorsi, l’autorità europea non ha esitato a dichiarare irricevibili i ricorsi già depositati. Niente più ricorsi, per la Corte di Strasburgo; niente più sanzioni, per l’Italia: il conto di chi ci ha guadagnato è presto fatto. Chi ci ha perso è però ancora il cittadino, giacché lo Stato italiano, mentre continua oggi esattamente come prima a non assicurare la ragionevole durata dei processi, ha precluso il ricorso diretto alla Corte europea, offrendo per giunta, quale risarcimento un piatto di lenticchie.;

Giovanni Berti Arnoaldi Veli, La legge Pinto e l'Europa tradita (Riflessioni di un avvocato dalla parte del cittadino) in "QUESTIONE GIUSTIZIA " 1/2003, pp , DOI: