Ci sono riflessioni e domande che nascono dall’esperienza, clinica e non. L’articolo si sofferma sullo stupore del momento trasformativo. L’Autrice considera il ritmo analitico, nelle oscillazioni tra continuità e discontinuità, come il fondamento dell’esperienza possibile della scoperta trasformativa. E ne indica come metafora viva la presenza della sabbiera nello studio analitico, quale continuum che rinvia a una stabilità necessaria e quale potenziale che indica il campo intermedio tra concreto e astratto, luogo possibile dell’accadere simbolico.