Il lavoro ha ad oggetto l’analisi delle procedure autorizzatorie nel settore dell’inquinamento da campi elettromagnetici disciplinate dalla legge 22 febbraio 2001, n. 36 e dall’art. 87, d.lgs. 1 agosto 2003, n. 259 (codice delle comunicazioni elettroniche). Dopo aver registrato la presenza, all’interno di siffatti procedimenti, delle tradizionali funzioni assegnate al procedimento amministrativo, l’indagine individua nel dettaglio i principi stabiliti dalla normativa e i caratteri dell’autorizzazione, indugiando in particolare sul profilo del margine di discrezionalità sussistente in capo all’amministrazione. L’angustia di questo spazio di discrezionalità viene tra l’altro collegato alla rilevanza che, nel settore in esame, risulta avere il principio di precauzione. Specifica attenzione è dedicata al procedimento delineato dall’art. 87, d.lgs. 259/2003, cit.: vengono analizzati i titoli di legittimazione ivi disciplinati, i rapporti con l’istituto della valutazione di impatto ambientale, le fasi procedimentali, la conferenza di servizi e i limiti di applicabilità del meccanismo del silenzio assenso, il tutto avendo come riferimento essenziale il tema della precauzione, il principio di doverosità e la loro valenza normativa.