La morte intrauterina è un evento tragico che ogni anno in Italia colpisce circa 2000 famiglie nella seconda metà della gravidanza. La perdita di un bambino in utero è un lutto paragonabile per intensità, manifestazioni psicologiche e decorso, al lutto per la perdita di una persona adulta. Il vissuto dei genitori, nonostante questo, è purtroppo scarsamente riconosciuto a livello sociale. Si tende a minimizzare l’effetto di questa perdita, le cui caratteristiche rimangono ignorate dai più. Il lutto perinatale è spesso ignorato anche dagli operatori, che nel loro corso di studi non vengono solitamente formati sul lutto, e dunque l’assistenza psicologica offerta è spesso insufficiente, o lasciata alla volontà del singolo operatore: studi condotti in proposito evidenziano come una cattiva o inadeguata assistenza sia responsabile di traumatizzazione secondaria nei genitori e possa ostacolare una buona elaborazione del lutto. Per questi motivi, l’associazione CiaoLapo ONLUS ha avviato nel 2007 una collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Careggi, per lavorare sulla formazione degli operatori e sul sostegno ai genitori. Da questa esperienza sono nate alcune linee guida che descrivono i momenti salienti dell’assistenza alla coppia colpita da morte in utero e gli accorgimenti da adottare per migliorare la pratica clinica. Scopo di questo lavoro è presentare questa esperienza e descrivere le linee guida alla luce della più recente letteratura sugli aspetti psicologici del lutto perinatale.
Keywords: Morte intrauterina; lutto; linee guida; gravidanza; parto.
Claudia Ravaldi, Giorgio Mello, Valentina Pontello, Leonardo Rimediotti, Valdo Ricca, Alfredo Vannacci, in "PSICOBIETTIVO" 3/2009, pp. 121-139, DOI:10.3280/PSOB2009-003006