"Nominare" e "far vergognare" nella psicoterapia con coppie violente, secondo il vertice dell’attaccamento

Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Christopher Clulow
Anno di pubblicazione 2010 Fascicolo 2010/2 Lingua Italiano
Numero pagine 10 P. 43-52 Dimensione file 484 KB
DOI 10.3280/INT2010-002005
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La ricerca contemporanea ha individuato le vie attraverso le quali i modelli violenti di relazione possono essere trasmessi da una generazione a quella successiva. La sicurezza dell’attaccamento è una di queste vie. La relazione adulta di coppia è stata considerata come una relazione che ha la capacità di frenare o accelerare questi effetti intergenerazionali. In questo campo, attraverso il materiale clinico relativo ad una coppia violenta, esamineremo il potenziale patogeno dei modelli insicuri di attaccamento, organizzati e disorganizzati, che attivano un comportamento violento all’interno della coppia. Evidenzieremo i fattori all’opera che favoriscono il passaggio alla violenza: frequentemente, essi non possono essere "nominati" in quanto tali e riconoscerli può accompagnarsi a intensi sentimenti di vergogna e di umiliazione. Avere accesso a tali prove, riconoscerle e sviluppare una capacità di pensare a questo proposito, è al centro del progetto terapeutico, che sia una terapia basata sull’attaccamento o una terapia fondata su un’altra prospettiva psicoanalitica. Questo progetto può essere ostacolato dalle pressioni sui terapeuti, che vengono dall’interno stesso del campo intersoggettivo della consultazione, o da fonti esterne. Il loro obiettivo: evitare d’avere a che fare con la violenza o di ri-giocare delle scene umilianti. Questo avviene, soprattutto, in un clima sociale in cui viene mostrata tolleranza zero in materia di abusi domestici, rendendo pubblico il nome (e dunque la vergogna) degli autori.;

Keywords:Psicoterapia basata sull’attaccamento, campo intersoggettivo, abuso, vergogna.

Christopher Clulow, "Nominare" e "far vergognare" nella psicoterapia con coppie violente, secondo il vertice dell’attaccamento in "INTERAZIONI" 2/2010, pp 43-52, DOI: 10.3280/INT2010-002005