L’articolo esamina gli atteggiamenti e le politiche anti-immigrati negli Stati Uniti e in Europa. Nelle comunità ospitanti gli autoctoni hanno un pregiudizio verso gli immigrati con basso reddito in quanto associano la loro presenza al verificarsi di disordini sociali e questi alla percezione dell’aumento di rischio e di paura della criminalità. Pur tuttavia la maggior parte degli immigrati sono lavoratori impegnati e rispettosi della legge e, rispetto ai nativi, sono più spesso vittime di reati. I Paesi economicamente sviluppati hanno beneficiato dell’immigrazione proveniente da quelli meno sviluppati, ma hanno praticato politiche di acculturazione forzata e di esclusione sociale. La ricerca sull’immigrazione è in crescita, ma solo da poco pone attenzione all’influenza della politica e di altre macro-influenze sociali, oltre che alle risposte della comunità di accoglienza all’immigrazione. Per orientare la ricerca-intervento con le comunità di immigrati viene presentato un modello ecologico globale, a più livelli, adattato da Christens e Perkins (2008), che comprende la dimensione socio-culturale, fisica, economica e politica. Lo scopo è trasformare la xenofobia in xenofilia apprezzare la forza della diversità.
Keywords: Pregiudizi anti-immigrati, ricerca sulle politiche dell’immigrazione, oppressione, liberazione, empowerment, benessere.