Il sistema degli OPG per accogliere gli autori di reato, prosciolti per vizio totale di mente, è contenuto nel Codice penale, ma è stato fortemente modificato da sentenze costituzionali e da interventi legislativi, che lo hanno adattato alla nuova concezione dell’assistenza psichiatrica: gli OPG esistenti sono però rimasti eguali al modello carcerario del passato sia per i luoghi, sia per il personale prevalente, rappresentato dalla Polizia penitenziaria. La pericolosità sociale è la condizione per la applicazione della misura di sicurezza dell’OPG, che si esegue negli stessi OPG. Il concetto di pericolosità sociale, assoluto nel Codice penale, si è relativizzato e va accertato nel concreto del singolo caso e delle sue risorse socio-familiari. Il DPCM 1/4/2008 che ha stabilito il passaggio della sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale ha un progetto di distribuzione degli internati nelle regioni di appartenenza, così che le stesse seguano i malati residenti nei loro territori e tendano a riportarli all’assistenza psichiatrica generale degli stessi. L’allegato C al DPCM descrive le fasi di questo passaggio e della presa in carico del Servizio sanitario di ogni regione, così che sia superato e abbandonato il vecchio modello degli OPG.
Keywords: Pericolosità sociale, fasi superamento, territorializzazione