L’articolo esplora l’evoluzione delle forme del vivere urbano, attraverso l’espansione delle tecnologie di sicurezza privata e la diffusione delle gated communities in Brasile, negli Stati Uniti e in Italia. Nell’analisi si procede mettendo in luce dimensioni diverse dei processi di separazione e reclusione su una base spaziale (orizzontale e verticale) e temporale (velocità). Sullo sfondo permane il tema della paura del diverso e della difficoltà di confrontarsi con le differenze nei nuovi contesti urbani.