Il concetto di individuo ha conosciuto nella nostra epoca una profonda trasformazione, che ha segnato la fine del soggetto quale centro trasparente di razionalità, autocostituito prima di ogni relazione. Oggi vengono soprattutto sottolineati la vulnerabilità dell’individuo, i limiti del suo sapere e del suo potere di controllo riguardo a se stesso e al mondo. L’attenzione al carattere inconciliabile della situazione esistenziale, la dimensione costitutiva della relazione intersoggettiva, la dinamica del riconoscimento reciproco configurano una soggettività che, nel momento stesso in cui rivendica la sua irriducibile singolarità, è anche profondamente consapevole della sua socialità, evitando così le opposte derive del comunitarismo repressivo e dell’individualismo illimitato.