Si propongono qui alcune riflessioni sull’adeguatezza delle scelte operate dal legislatore italiano (e prima ancora, spesso, da quello europeo) in tema di controllo dei mercati finanziari a tutela dei risparmiatori. La sintesi è che la lezione della crisi impone di non cedere sul ruolo delle Autorità indipendenti, pur oggi non particolarmente amate forse perché ree di prendere sul serio non solo il sostantivo, ma anche l’aggettivo che le connota.