La questione giovanile ha avuto, dall’avvio della Repubblica, un alterno interesse da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Dopo una declinante attenzione ci troviamo, ora, in un punto di possibile rimbalzo. La progressiva marginalizzazione delle nuove generazioni e la passività che ha caratterizzato l’ultimo decennio sembra cedere il passo a un attivismo che riempie le piazze della protesta in Italia, in Spagna e in Francia. Strumenti come i social networks, ritenuti parte del problema in quanto causa della minore capacità di relazione diretta e aggregazione, costituiscono, ora, il riferimento decisivo per far circolare informazioni e rendere più attive le culture di gruppo. Da cosa deriva quella che è apparsa improvvisamente come una rivendicazione innanzitutto di maggiore visibilità e considerazione? I giovani appaiono nel dibattito politico come una massa amorfa e indifferenziata, ed è per questo che le proposte sono sempre troppo generiche. È utile, quindi, cercare di dipanare una matassa aggrovigliata, mettendo in fila le varie componenti di questa crisi generazionale.