Il saggio analizza le fonti ispiratrici del pensiero capitiniano a partire dall’influenza che ha avuto sull’antifascista umbro, soprattutto a livello esistenziale, prepolitico, l’esperienza francescana delle origini. Anche un confronto con un altro grande ispiratore di Capitini, Gandhi, risulta illuminante, dato che il leader nazionalista indiano risulta essere un riferimento di un certo rilievo solo nel secondo dopoguerra. Francesco d’Assisi risulta essere, da questo punto di vista, il più duraturo ispiratore del pensiero e dell’azione di Capitini, dagli anni Venti fino alla piena maturazione del suo pensiero nonviolento. Il saggio si concentra poi sulle fonti dell’interpretazione capitiniana di Francesco d’Assisi, rintracciandole nel pensiero di Giovanni Gentile, interlocutore fondamentale ma poco riconosciuto dell’antifascista umbro. Nel secondo dopoguerra il riferimento a Gandhi diventa primario, senza però sovrastare completamente il nome del santo di Assisi, a cui è legata la realizzazione più duratura di Capitini: la marcia Perugia-Assisi per la pace.
Keywords: Aldo Capitini, Mahatma Gandhi, Francesco d’Assisi, Giovanni Gentile, nonviolenza, antifascismo