Emerging sensitivity to standards in toddlers: a necessary but insufficient condition for visual self-recognition in the rouge-task procedure?

Titolo Rivista RICERCHE DI PSICOLOGIA
Autori/Curatori Paola Molina, Daniela Bulgarelli, Andre Vyt
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2010/2 Lingua Inglese
Numero pagine 16 P. Dimensione file 235 KB
DOI 10.3280/RIP2010-002001
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Different explanations are put forward for the late acquisition of the mirror self-recognition (MSR) task (or rouge task) in comparison to other mirror tasks. A particularly interesting hypothesis about factors that mask success in MSR task concerns the growth of the appreciation of standards of proper behaviour, noticing deviations from normality in objects and in their own action (Mitchell, 1993, 1994). Standard sensitivity is proposed as a core factor in determining the self recognition capability. To test this hypothesis, we observed 40 infants, aged between 15 and 24 months, confronted with a spot on a doll’s face, on the infant’s hand, on the observer’s face, and on the infant’s face. Our data suggest that sensitivity to standards can be seen as a necessary but not sufficient requirement for success in the MSR task: other capacities, namely the development of representation, may play a decisive role in the successful performance on the MSR task.

Sono state proposte diverse spiegazioni per giustificare il tardo riconoscimento di sé nella Prova della Macchia (<i>rouge task</i>) rispetto ad altri compiti che coinvolgano lo specchio. Un’ipotesi particolarmente interessante circa i fattori che determinano il superamento della Prova della Macchia riguarda la comparsa della capacita di apprezzare gli "standard del comportamento" (<i>sensitivity to standard</i>), che permette di notare le deviazioni dalla normalità negli oggetti e nelle proprie azioni. La sensibilità allo standard è proposta in letteratura (Mitchell, 1993, 1994) come il fattore principale nel determinare il riconoscimento di sé. Per testare questa ipotesi, abbiamo osservato 40 bambini dai 15 ai 24 mesi di età, in 4 prove coinvolgenti una macchia a) sul volto di una bambola, b) sulla mano del bambino, c) sul volto di un osservatore e d) sul volto del bambino. I nostri dati suggeriscono che la sensibilità allo standard sia una capacità necessaria ma non sufficiente per il riconoscimento di sé nella Prova della Macchia: altri aspetti, come lo sviluppo della rappresentazione, potrebbero giocare un ruolo decisivo per il riconoscimento di sé. <i>

  • Développement et variabilités Paola Molina, Monica Marotta, pp.67 (ISBN:9782753527638)

Paola Molina, Daniela Bulgarelli, Andre Vyt, Emerging sensitivity to standards in toddlers: a necessary but insufficient condition for visual self-recognition in the rouge-task procedure? in "RICERCHE DI PSICOLOGIA " 2/2010, pp , DOI: 10.3280/RIP2010-002001