L’autrice illustra come il processo di soggettivazione della paziente sottoposta, a un trattamento psicoanalitico a 3 sedute alla settimana, sia ostacolato da una coazione a ripetere una scelta d’oggetto fondata sulla similarità che sulla differenza. L’organizzazione del Falso Sé sostiene il comportamento compiacente e quello sintomatico omosessuale e l’angoscia precoce e intensa all’estraneo risulta la matrice di comportamenti evitanti la patologica ansia di separazione e di quelli fobici nei confronti dell’Altro da sé, come il Maschile e il Paterno. È anche presente la questione del lutto patologico, della sofferenza e del dolore della paziente per il padre da poco ritrovato e perso a seguito del suo decesso.
Keywords: Scena primaria, oggetti fobici, oggetti controfobici, scelta omosessuale, angoscia di separazione, lutto patologico.