Garibaldi non passò da Benevento. Tuttavia, la città ebbe un ruolo chiave nella conquista di Garibaldi del sud d’Italia, al punto che ricevette dall"eroe dei due mondi" il riconoscimento di città capoluogo di provincia. Negli anni che seguirono l’annessione all’Italia e la nomina a capoluogo di provincia l’impegno principale fu la definizione del nuovo assetto territoriale di una città fino a quel momento chiusa entro il circuito delle mura medievali; un perimetro rafforzato dalla collocazione della città alla confluenza di due fiumi, che fino a quella data aveva avuto il ruolo di limite dello spazio e delle funzioni urbane. L’impegno maggiore delle amministrazioni locali, il Governo provvisorio prima e poi i gruppi di orientamento moderato, esponenti della vecchia aristocrazia e proprietari terrieri, che prevalsero rapidamente sulla scena politica, fu dunque nell’affermare e consolidare il nuovo assetto territoriale ed a contenere focolai di ribellione che si accendevano in provincia. In questo quadro le questioni sociali, i bisogni della città, i grandi temi dell’urbanistica ottocentesca lasciavano il posto a scelte episodiche negli investimenti pubblici. Anche la costruzione di monumenti celebrativi dedicati ai protagonisti del Risorgimento fu un fenomeno marginale nello scenario delle trasformazioni urbane.
Keywords: Benevento - Risorgimento - Interessi locali - Trasformazioni urbane