L’autore presenta alcuni dei fattori di rischio psicoemotivi che, secondo la letteratura analizzata, concorrono all’esordio ed evoluzione del cancro e della qualità di vita postuma ad esso. Esamina poi alcune criticità della comunicazione della diagnosi che contribuiscono alla formazione del distress non traumatico e traumatico nelle fasi di ospedalizzazione e di follow-up. Infine descrive un modello di intervento differenziato per le fasi citate, che tiene conto degli elementi cognitivi della psicoterapia cognitivo-comportamentale standard e di terza generazione, della psicoterapia sensomotoria e dell’EMDR.
Keywords: Distress; trauma; cancro; psicoterapia cognitivo-comportamentale; psicoterapia sensomotoria; EMDR