Il nuovo apprendistato: a lezione dalla crisi per un patto di reciprocità sociale tra giovani e imprese. il valore dell’apprendere in situazione di lavoro. indicazioni, proposte e strumenti per l’intesa tra apprendista e tutor

Titolo Rivista QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Renato Domenico Di Nubila
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/99 Lingua Italiano
Numero pagine 22 P. 27-48 Dimensione file 695 KB
DOI 10.3280/QUA2013-099003
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La crisi presenta il suo doppio volto: di devastazione sociale ed economica, ma anche di nuove potenzialità "emancipative". Da un’economia della competizione sfrenata si avverte il bisogno di un nuovo modello di sviluppo verso un’economia della collaborazione. L’apprendistato si pone in questa logica collaborativa, quasi un’"audace impresa" per un patto di reciprocità sociale tra azienda e apprendista. Il tutto sulla scia dei nuovi passaggi imposti dalla società della globalizzazione: dall’io-globale al cittadino- globale alle prese con momenti di delirio di onnipotenza e momenti di incertezza, debolezza e di solitudine; da una Gesellschaft globale, non più rassicurante, superficialmente unificante, per volgersi alla ricerca di un "ritorno alla comunità", come ad una Gemeinschaft, globalmente più umana, garante di un reciproco riconoscimento. È così anche nel passaggio dal Training al Learning, per "costruire insieme" un’esperienza di condivisione. Il valore dell’apprendimento "in situazione" propone forme nuove, tempi nuovi, modalità diverse dall’aula tradizionale, stimolando esperienza, riflessività, situazionalità e soggettività attiva. L’esperienza si arricchisce, in questo modo, di pratica riflessiva (Erfahrung) e la riflessione si esprime in modi diversi: in action (riflettendo sul momento), on action (dopo l’evento), for action (per un obiettivo o motivo particolare), with action (con consapevolezza per le future azioni). In questo modo si apprende con il lavoro e attraverso il lavoro, potendo passare dal lavoro studiato al lavoro praticato. Il tutto come frutto di un’intesa, di un’intelligente alleanza tra impresa e apprendista, sotto la guida del tutor nel suo ruolo di facilitatore, di allestitore, di coach, di valutatore, nell’uso saggio di alcuni strumenti e di coerenti comportamenti di promozione e di crescita per i due alleati: l’apprendista e l’impresa.;

  1. Amenta G. (2008). L’osservazione dei processi di apprendimento. Elementi di scienze dell’educazione. Brescia: Editrice La Scuola.
  2. Amplatz C. (1998). Osservazione della comunicazione didattica. Ferrara: Tecomproject
  3. Angel P. e Amar P. (2005, 2008). Il coaching. Bologna: il Mulino
  4. Bauman Z. (2002). Liquid Modernity (trad. it.: Modernità liquida. Roma-Bari: Laterza).
  5. Beck U. (trad.it.: Il lavoro nell’epoca della fine del lavoro. Torino: Einaudi, 2000).
  6. Beck U. (1997) Was ist Globalisierung? Frankfurt am Main: Suhrkamp Verlag. (trad.it.: Cos’è la globalizzazione. Roma: Carocci, 1999).
  7. Bertagna G. (2010). Le competenze tra mondo del lavoro e mondo della formazione. In: Xodo C., Benetton M., a cura di, Che cos’è la competenza? Costrutti epistemologici, pedagogici e deontologici. Lecce: Pensa Multimedia
  8. Billet S. (2001). Learning in the Workplace. Crows Nest: Allen & Unwin. DOI: 10.1108/EUM0000000005548
  9. Buber M. (trad. it: Gianfranco Bonola. Il cammino dell'uomo. Comunità di Bose: Qiqajon, 1990).
  10. Buber M. (trad.it.: Fabio Sante Pignagnoli. Il problema dell’uomo. Bologna: Pàtron, 1972; Leumann: LDC, 1983 - ed. con introduzione di Armido Rizzi).
  11. Caillé A. (1998). Il terzo paradigma. Antropologia filosofica del dono. Torino: Bollati Boringhieri
  12. CERI-OCSE (2006). Personalizzare l’insegnamento. Bologna: il Mulino
  13. Colasanto M. (2007). Formazione e Apprendimento lungo tutta la vita. Professionalità, 98(4).
  14. D.D’Andrea, E.Pulcini, a cura di (2001 e 2003). Filosofie della globalizzazione. Pisa: ETS
  15. Derrida J. (1994). Politiques de l’amitié. Parigi: Galilée (trad. it.: Politiche dell’amicizia. Milano: Cortina, 1995).
  16. Di Nubila D. R. (2005). Saper fare formazione. Lecce: Pensa Multimedia
  17. Di Nubila D. R., Fedeli M. (2010). L’esperienza quando diventa fattore di formazione e di sviluppo. Lecce: Pensa Multimedia
  18. Di Nubila D.R. (2010). Imprese e mondo del lavoro di fronte alla problema della formazione e dello sviluppo delle competenze. In: Felisatti E., Mazzucco C., a cura di, Le competenze verso il mondo del lavoro. Formazione e valutazione. Lecce: Pensa Multimedia
  19. Di Nubila D.R. (2008). Dal Gruppo al Gruppo di lavoro. Lecce: Pensa Multimedia.
  20. Gelpi E. (2000). Lavoro: utopia al quotidiano. Bologna: CLUEB.
  21. Godbout J.T. (1992). L’esprit du don. Paris: La Découverte (trad. it.: Lo spirito del dono. Torino: Bollati Boringhieri, 1993).
  22. Kolb A.D. (1984). Experiential Learning, experience as the souce of learning and development. Englewood Cliffs, NJ, Prentice Hall
  23. Kreitner R. e Kinicki A. (2004). Comportamento organizzativo. Milano: Apogeo
  24. Kuhn Th.(1979). The Structure of Scientific Revolutions. Chicago: Chicago University Press. (tr. it.: della II ed. La struttura delle rivoluzioni scientifiche. Torino: Einaudi).
  25. Jedlowski P. (2008). Il sapere dell’esperienza. Roma: Carocci
  26. Lave J. e Wenger E. (1991). Situated Learning. Legitimate Peripheral Participation. Cambridge: Cambridge University Press. DOI: 10.1017/CBO9780511815355
  27. Lipari D. (2007). Metodi della formazione oltre l’aula: apprendere nelle comunità di pratica. In: Montedoro C., Pepe D., a cura di, La riflessività nella formazione: modelli e metodi. ISFOL. Soveria Mannelli: Rubettino
  28. Livraghi R. (2003). Economia della conoscenza e capitale. In: Frey L., Livraghi R., Pappadà G., a cura di, Lavoro a elevato livello qualitativo e sistemi economico/sociali fondati sulla conoscenza. Milano: FrancoAngeli
  29. Pastore S. (2012). Lavoro e Apprendimento. Milano: Guerini Scientifica
  30. Rullani E. (2007). Premessa. In: Montedoro C., Pepe D., a cura di, La riflessività nella formazione: modelli e metodi. ISFOL. Soveria Mannelli: Rubettino
  31. Rullani E. (2004). La fabbrica dell’immateriale. Roma: Carocci
  32. Sennett R. (2012). Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione. Milano: Feltrinelli
  33. Sennett R. (trad. it.: L’uomo flessibile. Le conseguenze del capitalismo sulla vita personale. Milano: Feltrinelli, 1998, 2003).
  34. Ziglio C., Boccalon R. (1996). Lei vede, ma non osserva. Torino: UTET

Renato Domenico Di Nubila, Il nuovo apprendistato: a lezione dalla crisi per un patto di reciprocità sociale tra giovani e imprese. il valore dell’apprendere in situazione di lavoro. indicazioni, proposte e strumenti per l’intesa tra apprendista e tutor in "QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO" 99/2013, pp 27-48, DOI: 10.3280/QUA2013-099003