Nel presente lavoro l’autrice ripercorre l’esperienza di conduzione di un piccolo gruppo "a termine" in un servizio di territorio. Un incontro ricco di sfumature, che lascia intravedere l’intreccio che si crea tra esperienza e teoria per tessere la trama di emozioni, affetti, pensieri, immagini e movimenti che consentono alla cura di prendere forma. Nell’articolo si descrive l’esperienza passando per i vissuti e le emozioni che hanno attraversato il gruppo ovvero come direbbe Foulkes «il gruppo nella sua interezza ivi incluso il suo conduttore». Obiettivo principale è stato il tentativo di consegnare a ciascun partecipante qualcosa di nuovo o di ri-scoperto che potesse attivare un desiderio, un desiderio di "partenza". La psicoterapia tante volte ha rievocato l’idea del viaggio e questa breve esperienza ha inizio con l’intenzione di fare "quattro passi" attraverso mappe psico-emotive. La particolarità dell’approccio descritto in questo lavoro è la valorizzazione del vissuto gruppale condiviso. La fenomenologia ha trovato applicazione terapeutica nella metodologia di gruppo. L’esperienza vissuta si combina con altre esperienze vissute.
Keywords: Gruppo, fenomenologia, gruppo "a termine", viaggio, vissuto, emozioni.
Daniela Marcucci, Paola Pedrotti, Ingrid Hugnet, Gemma Bolognini, Bruno Chipi, in "GRUPPI" 3/2012, pp. 79-92, DOI:10.3280/GRU2012-003006