L’eterogeneità dei risultati economici delle imprese negli anni della globalizzazione e della crisi

Titolo Rivista QA Rivista dell’Associazione Rossi-Doria
Autori/Curatori Fabrizio Traù
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2013/4 Lingua Italiano
Numero pagine 36 P. 7-42 Dimensione file 639 KB
DOI 10.3280/QU2013-004001
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il lavoro mostra come le trasformazioni strutturali in atto a livello globale, e la crisi che si è avviata alla fine del 2008, abbiano comportato un ampliamento dei divari nei risultati economici tra le imprese, accrescendo per gradi successivi l’eterogeneità del sistema produttivo italiano. L’evidenza, ricavata da un data-base complesso costituito ad hoc presso l’Istat, indica che la redditività delle imprese esaminate è in flessione e la sua varianza in aumento (il differenziarsi delle imprese precede comunque la crisi, ma nel corso di essa si accentua). Le imprese in crescita mostrano differenze strutturali rispetto a quelle che invece contraggono la loro attività: in particolare la crescita si associa mediamente a un maggiore controllo diretto del processo produttivo (maggiore integrazione verticale), a una crescita molto forte delle esportazioni, e a risultati migliori in termini di redditività.;

  1. Alchian A. (1950), «Uncertainty, Evolution, and Economic Theory», Journal of Political Economy, 58, 3, June, pp. 211-221.
  2. Arrighetti A., Ninni A. (a cura di) (2008), Dimensioni e crescita nell’industria manifatturiera italiana, Franco Angeli, Milano, DOI: 10.1430/37071
  3. Arrighetti A., Traù F. (2012), «Far from the madding crowd. Sviluppo delle competenze e nuovi percorsi evolutivi delle imprese italiane», L’industria, 33, 1, pp. 7-59.
  4. Arrighetti A., Traù F. (2013), Nuove strategie delle imprese italiane: competenza, differenziazione, crescita, Donzelli, Roma.
  5. Ballantine J.W., Cleveland F.W., Koeller C.T. (1986), «Profit differences: a management approach», Journal of Postkeynesian Economics, 8, 2, pp. 277-297.
  6. Barba Navaretti G., Castellani D., Pieri F. (2012), Changing Class: Size Transition in European Firms, mimeo.
  7. Brancati R. (2010), Fatti in cerca di idee. Il sistema italiano delle imprese e le politiche tra desideri e realtà, Donzelli, Roma.
  8. Castellani D., Giovannetti G. (2008), «Imprese internazionalizzate e produttività: il ruolo delle competenze organizzative e manageriali», L’industria, 29, 3, pp. 385-404, DOI: 10.1430/27540
  9. Centrale dei Bilanci (vari anni), Economia e finanza dell’industria italiana, Milano-Roma.
  10. Centro studi Confindustria (2012), «Vuoti di domanda e nuovi divari tra le imprese. Manifattura cuore dell’innovazione: torna strategica la politica industriale», Scenari Industriali, 3, giugno, Roma.
  11. Contini B., Revelli R. (1992), Imprese, occupazione e retribuzioni al microscopio, il Mulino, Bologna.
  12. Crivellini M. (1980), «I divari di produttività come misura del fattore organizzativo-imprenditoriale», in AA.VV., Lo sviluppo dei fattori imprenditoriali e organizzativi nell’industria italiana, Giuffrè, Milano.
  13. Di Giacinto V., Gomellini M., Micucci G., Pagnini M. (2012), «Mapping productivity advantages in Italy: industrial districts, cities, or both?», Banca d’Italia, Temi di discussione, 850, gennaio.
  14. Dosi G., Grazzi M., Tomasi C., Zeli A. (2010), Turbulence underneath the big calm? Exploring the micro-evidence behind the flat trend of manufacturing productivity in Italy, mimeo.
  15. Foss N.J. (2005), Strategy, Economic Organization, and the Knowledge Economy. The Coordination of Firms and Resources, Oxford University Press, New York.
  16. Frigero P., Zanetti G. (1983), Efficienza e accumulazione nell’industria italiana: gli anni dello sviluppo e della crisi, Franco Angeli, Milano.
  17. Goddard J., Tavakoli M., Wilson J.O.S. (2001), «Dynamic panel models of firm growth and profit», University of Swansea, Department of Economics, Discussion paper n. 02-01.
  18. Guelpa F. (1990), «Persistenza dei profitti e dinamica della concorrenza: l’esperienza italiana», L’Industria, 11, 2, pp. 217-251. Guelpa F., Traù F. (2009), «Crescita delle imprese, complessità gestionale e terziarizzazione implicita», in Rondi L., Silva F. (a cura di), Produttività e cambiamento nell’industria italiana. Indagini quantitative, il Mulino, Bologna.
  19. Jang S., Park K. (2011), «Inter-relationship between firm growth and profitability», International Journal of Hospitality Management, 30, pp. 1027-1035.
  20. Kalecki M. (1939), «The Principle of Increasing Risk», in Essays in the Theory of Economic Fluctuations, Allen & Unwin, London.
  21. Marris R. (1964), The Economic Theory of “Managerial” Capitalism, MacMillan and Co., London. Met (vari anni), Rapporto Met, Donzelli, Roma.
  22. Penrose E.T. (1980), The Theory of the Growth of the Firm, Basil Blackwell, Oxford.
  23. Prosperetti L., Varetto F. (1991), I differenziali di produttività Nord-Sud nel settore manifatturiero, il Mulino, Bologna.
  24. Rapacciuolo C. (2007), Misure di efficienza tecnica in due settori: banche e automobili, L’industria, 28, 4, pp. 737-769, DOI: 10.1430/25939
  25. Robinson E.A.G. (1935), The Structure of Competitive Industry, Nisbet and Co., Cambridge University Press, Cambridge.
  26. Rosolia A., Traù F. (2005), «La crescita delle imprese italiane nell’ultimo quindicennio: una analisi quantitativa sulla base di dati individuali», in Confindustria, Crescere. Materiali di riflessione sullo sviluppo delle imprese italiane, Roma, pp. 57-77.
  27. Senderovitz M., Klyver K., Steffens P., Davidsson P. (2010), «The growthprofitability relationship. Strategic orientation as moderator», Proceedings of the 7th AGSE International Entrepreneurship Research Exchange, University of the Sunshine Coast, Queensland, Australia.
  28. Siracusano F., Tresoldi C. (1988), «Evoluzione e livelli dei margini di profitto dell’industria in Italia e nei principali paesi industriali», in Atti del Seminario su Ristrutturazione economica e finanziaria delle imprese, Banca d’Italia, Roma.
  29. Storey D. (1994), Understanding the Small Business Sector, Routledge, London.
  30. Traù F. (1988), «Dimensione di impresa e struttura dei tassi di profitto nell’industria manifatturiera italiana: un’analisi disaggregata», L’industria, 9, 4, 671-698.
  31. Traù F. (1991), «I differenziali di efficienza tra imprese nella letteratura teorica: una traccia di discussione», Rivista di Politica Economica, 81, 9, pp. 57-78.
  32. Traù F. (1997), «I mutamenti della struttura dimensionale e la propensione alla crescita delle imprese», Economia e Politica Industriale, 24, 96, pp. 193-224.
  33. Traù F. (2013), «Dalla frammentazione alla ri-verticalizzazione produttiva», in Arrighetti
  34. A., Ninni A. (a cura di), La trasformazione “silenziosa”. Cambiamento strutturale e strategie d’impresa nell’industria italiana, in corso di pubblicazione.

Fabrizio Traù, L’eterogeneità dei risultati economici delle imprese negli anni della globalizzazione e della crisi in "QA Rivista dell’Associazione Rossi-Doria" 4/2013, pp 7-42, DOI: 10.3280/QU2013-004001