Nell'ultimo ventennio, le politiche previdenziali nel nostro Paese hanno mirato a: stabilizzare la spesa in rapporto al Pil; eliminare le sperequazioni; aumentare l’età pensionabile; sviluppare la previdenza privata a capitalizzazione. Riguardo al primo obiettivo, già le riforme del 1992 e del 1995 si erano dimostrate sufficienti. Ciò non di meno, i successivi interventi fino alla fine del 2011, ritenendo la nostra spesa previdenziale anomala e lesiva degli interessi delle nuove generazioni, hanno continuato a drenare risorse dal sistema previdenziale, a ridurre la pensione media rispetto al reddito medio e ad alzare l’età di pensionamento. In questo saggio si critica questa impostazione, ritenendola infondata nei suoi presupposti teorici ed empirici, controproducente per gli equilibri economici complessivi e penalizzante per la condizione sia dei "padri" che dei "figli"; si presentano proposte per il sistema previdenziale coerenti alla necessità di favorire la crescita e la coesione sociale.
Keywords: Politiche sociali, pensioni, rapporti intergenerazionali
Jel Code: H; H55; J26