L’autore attraversa i sentimenti amorosi alla luce dell’esperienza del silenzio che gli amanti condividono o respingono. Negli incontri clandestini, passeggeri, mercenari, passionali e in quelli che legano o allontano gli amanti nelle quotidianità della vita. Il silenzio è considerato tanto l’alleato dell’amore quanto un suo acerrimo nemico: poiché il troppo tacere può allontanare gli amanti fino al punto di presidiarne i rituali d’addio. L’articolo si sofferma inoltre sulla problematicità filosofica del silenzio come sentimento e non soltanto come manifestazione del sentire. Ne consegue che possiamo sapere di più dell’amore se ci interroghiamo del posto (e delle modalità contraddittorie) che gli riserviamo e non soltanto sul piano erotico e affettivo. Infatti impossibile è tacere dell’amore spirituale, mistico, religioso che per tradizione si appella al silenzio per cogliere il legame profondo con il divino. Infine la scrittura, già di per sé un atto ispirato dal bisogno di silenzio, viene suggerita come occasione per non dimenticarsi dell’amore, quali ne siano le manifestazioni, o per viverlo con maggior intensità poetica: tanto nel suo adempiersi felice, quanto nei rituali silenziosi dell’addio.
Keywords: Silenzio, sentimento, scrittura, trasformazioni silenziose, emozioni perturbanti, commozione, irraggiungibilità, cure d’amore, complicità, romanzo di formazione, chiave interpretativa, felicità.