Il contributo analizza gli effetti della crisi sulle condizioni dei giovani, ed evidenzia che in Italia si stanno delineando i contorni di una nuova questione giovanile. Il mercato del lavoro, all’insegna della flexi-insicurity, diviene ancora più inospitale per le nuove generazioni, alimentando incertezza per le loro scelte lavorative e personali. Il sistema formativo perde appeal come mezzo per la mobilità sociooccupazionale; si diffonde il fenomeno dei Neet; cresce l’emorragia di capitale umano, anche qualificato, con sempre più giovani che cercano fortuna all’estero. Pur in presenza di tali criticità, gruppi di nuove generazioni sono protagonisti di strategie innovative e risposte pro-attive alla crisi. Sullo sfondo, appare cruciale adottare misure e investimenti organici (welfare, lavoro, formazione, sviluppo), con una piena assunzione di responsabilità da parte delle classi dirigenti, a lungo latitanti verso le problematiche dei giovani cittadini