Il contributo propone una rilettura del caso clinico di Maria attraverso una prospettiva sistemico-relazionale. Il racconto kafkiano Das Shweingen der Sirenen viene utilizzato come metafora della sofferenza umana amplificata dalla solitudine di ciò che si vive, dell’impossibilità della condivisione del significato di ciò che di traumatico è accaduto. Il mantenimento della continuità con la propria storia non è un’operazione "automatica". Quel che è comune è ritrovare una storia che procede per nodi di ricordi e di eventi, un procedimento "a salti" e tra questi salti si annidano spesso dolori di perdite, accudimenti mancati, abbandoni che sembrano insanabili, rabbie inespresse. L’arte terapeutica ricuce il significato del dramma vissuto. Particolare attenzione viene posta sulla definizione della cornice trigenerazionale, fondamentale specialmente con persone con passati così tristi e dolorosi; sulla storia familiare; sull’accogliere le frustrazioni relazionali della paziente per poi promuovere le competenze relazionali rilevanti; sull’importanza dell’utilizzo in terapia del linguaggio analogico per esplorare la dimensione mitica e degli oggetti fluttuanti, nello specifico "le maschere". Il lavoro si conclude salutando Maria con una restituzione: il racconto metaforico.
Keywords: Psicoterapia sistemica; cornice trigenerazionale; storia familiare; mito; linguaggio analogico; oggetti fluttuanti; racconto metaforico