Il fenomeno dell’empatia implica la possibilità di condividere le esperienze affettive altrui. Negli ultimi anni, le neuroscienze sociali hanno fatto notevoli progressi nel rivelare i meccanismi che permettono ad una persona di sentire ciò che un altra sta provando. La presente recensione fornisce una discussione approfondita e critica di questi reperti. Prove costanti dimostrano che la condivisione delle emozioni degli altri è associata con l’attivazione di strutture neurali che sono attive anche durante l’esperienza in prima persona di quell’emozione. Parte dell’attivazione neuralecondivisa tra sé e altre esperienze relative sembra essere attivata automaticamente. Tuttavia, recenti studi dimostrano anche che l’empatiaè un fenomeno molto flessibile, e che le risposte ausiliari sono malleabili rispetto aduna serie di fattori, quali la valutazione contestuale, la relazione interpersonale tra empatizzante e altro, o la prospettiva adottata durantel’osservazionedell’altro. Successivi studi sono necessari per poter fornire maggiori dettagli su questi fattori e le loro basi neurali. Ad esempio, domande come, se le differenze individuali in empatia si possono spiegare con tratti di personalità stabili, se possiamo allenarci ad essere più empatici e, come l’empatia si relazioni al comportamento prosociale sono di fondamentale importanza sia per la scienza che per la società.
Keywords: Empatia; neuroscienze sociali; dolore; fMRI, insula anteriore (AI); corteccia cingolata anteriore (ACC); comportamento prosociale; preoccupazione empatica; altruismo; contagio emotivo.