In questo articolo si analizzano alcuni mutamenti dell’economia italiana nel corso dei due decenni precedenti alla crisi finanziaria del 2007. I fatti stilizzati mostrano una marcata diminuzione del tasso di disoccupazione a partire dalla fine degli anni Novanta, e, allo stesso tempo, un aumento significativo del potere di mercato delle imprese. Inoltre, nonostante la riduzione del tasso di disoccupazione, il salario reale è cresciuto meno della produttività del lavoro. Considerare le sole riforme realizzate sul mercato del lavoro non consente di spiegare l’andamento congiunto delle suddette variabili. Utilizzando un semplice modello macroeconomico, si mostra che la diminuzione osservata sia del tasso di disoccupazione che del salario reale può essere spiegata con il fatto che le riforme tendenti a rendere il mercato del lavoro più flessibile sono state proporzionalmente più incisive rispetto a quelle effettuate sul mercato dei beni, in termini di riduzione del potere di mercato delle imprese.