Nel presente lavoro gli autori valorizzano dell’alessitimia il significato di dimensione transnosografica, euristicamente interessante in chiave clinica e capace di funzionare da ponte tra ambiti disciplinari differenti. In ottica junghiana, l’alessitimia può essere descritta come una "perdita dell’Anima", intesa quest’ultima quale funzione che pone l’Io in relazione con le componenti immaginative, emozionali e somatiche. Se la terapia dell’alessitimia si presta a essere considerata come un tentativo di ricomporre progressivamente le disconnessioni generatesi fra psiche e soma, è stimolante chiedersi quale ruolo potrebbe assolvere la comparsa di fenomeni sincronistici. Questi, acausali, psicofisici, destabilizzanti e affettivamente intensi, si pongono agli antipodi rispetto alle unilateralità del funzionamento alessitimico. Gli autori suggeriscono la possibilità di vedere nei costrutti di alessitimia e sincronicità una coppia di opposti.
Keywords: Alessitimia, sincronicità, acausalità, psicoide, Sé, oggetto transizionale