Coesistenza pacifica e cooperazione culturale nella Guerra Fredda: il film Italiani brava gente e l’avvio delle coproduzioni italo-sovietiche

Titolo Rivista MONDO CONTEMPORANEO
Autori/Curatori Stefano Pisu
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/1 Lingua Italiano
Numero pagine 28 P. 35-62 Dimensione file 281 KB
DOI 10.3280/MON2016-001002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il saggio ricostruisce la genesi e la lavorazione del film di Giuseppe De Santis Italiani brava gente (1964), che narra la campagna militare italiana in Unione So-vietica durante la seconda guerra mondiale. Il film fu il primo a coproduzione ita-lo-sovietica e costituì un precedente per la firma nel 1967 dell’accordo intergover-nativo. Il contributo rivela le connessioni e i cortocircuiti legati alle coproduzioni fra Est e Ovest nell’ambito della "Guerra Fredda culturale", seppure nella fase del-la coesistenza pacifica. Dal punto di vista creativo e culturale, alla volontà di fare un film sull’amicizia fra i due popoli, si aggiunse la rappresentazione del "cattivo tedesco" affermatasi, con finalità e modi differenti, in entrambi i paesi. A livello politico e ideologico la cooperazione fu messa in crisi dal riemergere fra i sovietici di un atteggiamento di sospetto verso il produttore italiano, che aveva ricevuto un finanziamento americano per realizzare il film, e anche verso il Pci, che aveva so-stenuto il progetto. L’idea e la lavorazione del film testimoniano la volontà di con-solidare i buoni rapporti fra i due paesi negli anni Sessanta, rivelando al contempo una difficoltà comunicativa fra comunisti sovietici e italiani che nel corso del de-cennio si sarebbe palesata più chiaramente. L’esperienza di Italiani brava gente mostra comunque una cortina di ferro permeabile attraverso l’atteggiamento ne-goziale di tutti gli attori coinvolti.;

Keywords:Guerra Fredda culturale, industria cinematografica, coproduzioni cinematografiche internazionali, relazioni italo-sovietiche, coesistenza pacifica, Giuseppe De Santis

  • Il mondo slavo e l’Europa Claudia Olivieri, pp.317 (ISBN:978-88-6453-909-6)
  • Il mondo slavo e l’Europa Claudia Olivieri, pp.317 (ISBN:978-88-6453-909-6)

Stefano Pisu, Coesistenza pacifica e cooperazione culturale nella Guerra Fredda: il film Italiani brava gente e l’avvio delle coproduzioni italo-sovietiche in "MONDO CONTEMPORANEO" 1/2016, pp 35-62, DOI: 10.3280/MON2016-001002