Migration and work: the cohesive role of vocational training policies

Titolo Rivista MONDI MIGRANTI
Autori/Curatori Lisa Sella, Elena Ragazzi
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/1 Lingua Inglese
Numero pagine 22 P. 139-160 Dimensione file 104 KB
DOI 10.3280/MM2016-001008
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Migration and work are truly connected notions in the European social model. Work is a pillar of active citizenship and a fundamental step in individuals’ self-construction. In such framework, vocational education and training (Vet) represent a twofold integration channel, combining both education and work paths. In Italy, the role of Vet is particularly important for first- and second-generation migrants, who are more likely to attend Vet courses than other education paths. However, Vet is commonly perceived like a segregation path, rather than like a port of entry to active citizenship and integration. The present work discusses the hypothesis of "subordinate integration"of migrants into the Italian Vet system. In particular, it examines the effectiveness of VT policies in fostering migrants’ employability. The results of a Cati survey on a representative sample of Piedmont VT students suggest no specific discrimination to the detriment of the immigrants. Moreover, Vet net impact proves to be significantly positive on migrants. Hence, immigrants’ participation to VT seems to denote a sort of "normalization strategy", rather than a subordinate integration scheme.

Immigrazione e lavoro sono concetti intimamente interconnessi nel modello sociale europeo. Il lavoro è un pilastro della cittadinanza attiva e un passaggio fondamentale nel consolidamento della personalità individuale. In questa cornice, il sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP) rappresenta un duplice canale di integrazione, combinando istruzione e lavoro. In Italia il sistema IeFP assume un’importanza particolare per gli stranieri di prima e seconda generazione, che vi accedono più frequentemente rispetto ad altri percorsi educativi. Il sistema, però, è percepito come un percorso di segregazione, invece di un canale per la cittadinanza attiva e l’integrazione. Il presente lavoro discute l’ipotesi di "Integrazione subordinata" degli immigrati nell’IeFP. In particolare, si esamina l’efficacia delle politiche FP sull’occupabilità dei migranti. Il risultati di un’indagine Cati su un campione rappresentativo di studenti della FP non evidenzia particolari discriminazioni ad danni degli stranieri. Inoltre, l’analisi di impatto netto ravvisa un effetto positivo e significativo della formazione sui migranti. Pertanto, la partecipazione degli immigrati all’IeFP rappresenta una "strategia di normalizzazione", piuttosto che un modello di "integrazione subordinata".

Keywords:Immigrazione; lavoro; politiche formative; valutazione controfattuale; impatto netto; integrazione sul mercato del lavoro

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Lisa Sella, Elena Ragazzi, Migration and work: the cohesive role of vocational training policies in "MONDI MIGRANTI" 1/2016, pp 139-160, DOI: 10.3280/MM2016-001008