Attraverso questo lavoro si vuole esplorare il significato rituale della tossicodipendenza valutandola da un punto di vista esperienziale, a partire dall’analisi dei vissuti dei soggetti, interpretati rispetto a ciò che mettono in scena durante il rituale consumo di eroina. Le considerazioni si sviluppano da una riflessione sulla storia di un paziente immigrato tossicodipendente e fanno riferimento ad alcuni concetti elaborati da Ernesto De Martino che abbiamo ritenuto particolarmente utili ad una rilettura della tossicodipendenza. Gli effetti di questo lavoro spostano l’azione del curante da una prassi clinica centrata sul concetto della tossicodipendenza come equivalente suicidario, ad una dinamica di esplorazione dell’uso rituale della sostanza in quanto tentativo di resistenza, riabilitazione e riscatto di soggetti alle prese con una crisi della presenza.
Keywords: Tossicodipendenza, etnopsichiatria, Ernesto De Martino, crisi della presenza, rito.