Questo articolo propone un quadro d’insieme della ricerca portata avanti dall’autore e focalizzata sull’articolazione fra la cura psicoanalitica individuale, il lavoro psicoanalitico nei dispositivi di gruppo e la supervisione delle équipes curanti delle istituzioni psichiatriche che si trovano in difficoltà. Suo obiettivo fondamentale è di offrire un contributo alla conoscenza di aspetti specifici e intrecciati della realtà psichica inconscia in tutti questi ambiti. Dopo aver definito le caratteristiche del lavoro psicoanalitico nei setting di gruppo, l’autore propone la sua ipotesi principale: nei gruppi non c’è un unico spazio di realtà psichica (quello del gruppo come insieme), ma tre. Il primo è quello del "soggetto singolo nel gruppo"; il secondo è quello dei "legami intersoggettivi" che i soggetti contraggono quando incontrano un altro o più di un altro all’interno del gruppo; il terzo è quello dell’"insieme" che i soggetti sviluppano e di cui sono parte, modellandolo ed essendone modellati. L’autore presenta, inoltre, sia i modelli teorici e clinici che ha elaborato, sia i concetti ad essi inerenti: in particolare, i modelli dell’apparato psichico di gruppo, del gruppo interno e della "gruppalità" psichica. Vengono, infine, descritti gli elementi che costituiscono la teoria del legame, basata sulla specificità del transfert e il concetto di alleanza inconscia.
Keywords: Teoria psicoanalitica dei gruppi, apparato psichico gruppale, spazi psichici interferenti, "gruppalità" psichica, gruppo interno, alleanze inconsce, specificità del transfert.