Gli autori presentano il percorso evolutivo dei Servizi per le Dipendenze e per le Comunità Terapeutiche a partire dalla loro nascita negli anni ’70, fino all’assetto attuale che li vede integrati in un sistema comunitario di rete con i Servizi di Salute Mentale. Viene evidenziato come le trasformazioni organizzative, frutto dei nuovi bisogni dell’utenza e del maturare di nuove culture dei Servizi abbiano a loro volta ricadute sul sapere tecnico degli operatori e sulla declinazione dei percorsi clinici, con particolare riferimento ai pazienti con gravi disturbi di personalità ed alle situazioni di cosiddetta "doppia diagnosi". Viene presentata l’esperienza innovativa dell’AUSL di Parma, avviata nel 2014, che ha costituito tre Unità Operative Complesse per i Distretti di Fidenza, Sud-Est e Valli Taro e Ceno, ciascuna avente al proprio interno le Unità Operative Semplici di Psichiatria Adulti e di Ser.T , con particolare riferimento al contesto del Distretto di Fidenza. Viene rappresentato il processo di integrazione che ha coinvolto tra i principali attori della rete anche la Comunità Terapeutica Casa di Lodesana, che ha negli anni portato avanti la sua trasformazione attraverso il passaggio da un modello paradigmatico lineare ad uno sistemico reticolare, che struttura gli interventi riabilitativi su più livelli di intensità terapeutica secondo una modalità flessibile che comprende oltre alla Comunità Terapeutica intesa come hub un insieme di interventi residenziali e di domiciliarità assistita, strettamente connessi e funzionali ai bisogni del paziente per la costruzione del progetto terapeutico riabilitativo individualizzato.
Keywords: Dipendenze, disturbi di personalità, doppia diagnosi, integrazione, innovazione, Psichiatria Adulti.