Il saggio costituisce un’analisi preliminare delle riflessioni sui rapporti tra sogno e cultura elaborate da importanti Autori dell’etnopsichiatria. In particolare, ricostruisce la teoria di Georges Devereux sui cosiddetti sogni patogeni, esperienze oniriche che la nosologia di diverse aree geoculturali individua quali cause di malattia. La teoria di Devereux è disseminata in vari testi dedicati ai Mohave della California e coniuga i dati della psicologia con quelli ricavati dai suoi studi etnologici fra le popolazioni native del Nord America. Esse pensano che il sogno non è una costruzione immaginaria, ma un’esperienza reale dell’anima, che partecipa attivamente al destino umano. I Mohave ritengono il sogno l’imbuto che
raccoglie i fatti e il setaccio che li respinge per conto della cultura. In tale contesto il sognatore cercherà di vivere un’esperienza onirica e si rivolgerà all’esperto, lo sciamano, per essere guidato nel corpus mitologico di riferimento piuttosto che per ottenere un’interpretazione. Lo sciamano stesso è chiamato ad assumere il suo ruolo da "sogni iniziatici". Ciò spiegherebbe perché i nativi del continente americano si sono sforzati di trovare e padroneggiare sostanze psicoattive che hanno permesso agli uomini di aprire le porte del sogno.
Keywords: Etnopsichiatria, sogni patogeni, Mohave, mito, sciamanesimo.