Gli storici recentemente hanno ricordato l’evoluzione del fenomeno della menzogna nella comunicazione pubblica. Non si tratta solo di disseminazione intenzionale di fake news, un fenomeno che già Marc Bloch aveva studiato durante la Prima guerra mondiale. Stiamo assistendo a qualcosa di più complesso, connesso alla nozione stessa di "informazione". In aggiunta alla recente trasformazione della natura del potere, in relazione alla percezione che molti hanno di una sua distribuzione ineguale all’interno della comunità. I cambiamenti avvenuti nelle società avanzate hanno prodotto effetti di lungo periodo sia nella cultura che nelle dinamiche sociali. Alla base di questo fenomeno vi è la crisi delle agenzie di formazione e socializzazione. Tra i vari motivi vi è l’ampliamento delle forme di conoscenza, che incrocia la tradizionale separazione tra cultura "alta" delle élite e cultura popolare. Si tratta della pretesa di un "diritto di sapere" che si incrocia con la "critica dei poteri costituiti" nell’epoca della crisi della partecipazione politica. La teoria della cospirazione è una forma di falsa coscienza che, senza preoccuparsi dei propri fondamenti, produce autoconferma delle sue affermazioni. La circolarità ne è un aspetto fondamentale anche se non esclusivo, quale strumento di compensazione cognitiva a fronte dell’incomprensione della complessità del reale. Il più delle volte il cospirazionismo si accoppia con una visione paranoica dei processi storici e sociali. Appare come "rivelazione" di ciò che non può essere detto, assumendo i caratteri di un discorso critico nei confronti dell’ordine costituito.
Keywords: Negazionismo, cospirazionismo, complottismo, potere, antisemitismo, paranoia, informazione, menzogna