Un quartiere o una contrada come matrice

Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Luigi Boccanegra
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/1 Lingua Italiano
Numero pagine 15 P. 46-60 Dimensione file 161 KB
DOI 10.3280/INT2018-001004
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L’autore suggerisce l’importanza di ricondurre i concetti teorici usati abitualmente nella clinica alla gestualità originaria di natura senso-motoria (ecoprassie) che si riscontra sia nelle personificazioni oniriche che nella plasticità delle pratiche artigianali. Dopo la "svolta linguistica", queste trovano un adeguato riconoscimento in quella che dai filosofi del linguaggio viene definita la "grammatica del linguaggio ordinario" (Wittgenstein, Austin, Cavell) e in modo particolare nella poesia di origine dialettale ("i mistieròi", in Andrea Zanzotto). In particolare, sintetizzando la propria esperienza istituzionale esercitata nella "ricostruzione del caso clinico in gruppo" (Rcg), l’autore attribuisce una funzione di assoluto rilievo a quelle che Bion definisce le "personificazioni intercedenti". Esse svolgono una funzione intermediaria di connessione tra il linguaggio del gruppo di lavoro e il lessico familiare, in modo tale che la spontaneità espressiva degli "operatori della salute mentale" venga implementata in entrambi gli ambiti della loro attività.;

Keywords:Improvvisazione, jazz, migrazioni, matrice intersoggettiva, personificazioni intercedenti.

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Luigi Boccanegra, Un quartiere o una contrada come matrice in "INTERAZIONI" 1/2018, pp 46-60, DOI: 10.3280/INT2018-001004