Licenziamento ingiustificato e rimedi: spazi e limiti alla discrezionalità dell’interprete

Titolo Rivista GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI
Autori/Curatori Arturo Maresca
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2020/165 Lingua Italiano
Numero pagine 12 P. 103-114 Dimensione file 192 KB
DOI 10.3280/GDL2020-165005
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Il tema trattato è quello del sistema dei rimedi predisposti dal legislatore per sanzionare il licen-ziamento ingiustificato (cioè quello privo di giusta causa o di giustificato motivo). In questo sistema la reintegrazione costituisce l’eccezione, mentre l’indennità rappresenta la regola. Di qui alcune indicazioni per l’interpretazione dei criteri posti dal legislatore per individuare di volta in volta la sanzione applicabile. Questi criteri sono stati elaborati dal legislatore isolando all’interno della fattispecie della giusta causa o del giustificato motivo il nucleo essenziale co-stituito dal “fatto” contestato nel licenziamento disciplinare e dal fatto costituente il giustificato motivo oggettivo per applicare la reintegrazione solo nel caso di insussistenza (o manifesta insussistenza) di tale fatto. Un’indagine che, diversamente da quella finalizzata ad accertare la sussistenza della giusta causa o del giustificato motivo, presenta margini di discrezionalità mol-to limitati ed esclude la valutazione della proporzionalità tra infrazione e sanzione applicata (art. 2106 c.c.).;

Keywords:Licenziamento; Sanzioni; Indennità; Reintegrazione.

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Arturo Maresca, Licenziamento ingiustificato e rimedi: spazi e limiti alla discrezionalità dell’interprete in "GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI " 165/2020, pp 103-114, DOI: 10.3280/GDL2020-165005