L’articolo analizza il contributo economico dell’immigrazione in Italia. La prima parte della trattazione muove dalla percezione generale dell’incidenza del feno-meno e delle sue conseguenze socio-economiche per la società italiana ed europea. Secondo i dati Eurobarometro, per entrambi gli aspetti prevale una percezione di-storta, soprattutto in Italia, con un diffuso atteggiamento negativo nei confronti dell’immigrazione, che avrebbe impatti negativi su criminalità, mercato del lavoro e welfare. L’evidenza fornita dalla letteratura economica tuttavia offre un quadro diverso.
Per quanto riguarda la relazione con la criminalità, non si osserva alcun nesso di-retto di causalità dell’intensificarsi dei flussi in ingresso sull’aumento dei tassi di criminalità, né in Italia né a livello internazionale. Nel mercato del lavoro, le con-seguenze per i lavoratori nativi derivanti dall’afflusso di forza lavoro straniera sono per lo più positive, principalmente connesse con i fenomeni di crescente seg-mentazione dell’occupazione. Lavoratori nativi e stranieri tendono infatti a specializzarsi in settori diversi e, all’interno dello stesso settore, in occupazioni diverse, con gli immigrati concentrati nelle mansioni a più bassa qualifica. In termini di im-patto sulle finanze pubbliche, le stime esistenti mostrano come il contributo netto dell’immigrazione sia positivo, nonostante l’aumento dei costi dell’accoglienza dei richiedenti asilo in seguito all’emergenza registrata tra il 2014 e il 2016.
Keywords: Immigrazione, popolazione straniera in Italia, mercato del lavoro, impatto fiscale