Le ambivalenze del desiderio in educazione: percorsi di riflessività pedagogica

Titolo Rivista EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY
Autori/Curatori Marta Ilardo
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2020/2 Lingua Italiano
Numero pagine 12 P. 383-394 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/ess2-2020oa9493
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Numerosi studi pedagogici riflettono attorno al concetto di desiderio come di un principio fondamentale dell’educazione. Particolarmente interessante è la tesi di Burch (2013), secondo cui il desiderio andrebbe riconsiderato come l’unione dei valori simbolici da cui partire per ripensare "la speranza di un rinnovamento democratico" dell’esperienza educativa. Partendo da ciò, l’elaborato cercherà di sostenere che, se si vuole davvero comprendere e continuare a promuovere il desiderio come un carattere fondamentale dell’esperienza umana, così come quella educativa, non è possibile escludere la riflessione sui caratteri di ambivalenza che lo definiscono. Per argomentare questa tesi, l’articolo affronterà e sosterrà il pensiero di Renè Girard (1961) sulla natura mimetica e conflittuale del desiderio, ricercandone le possibili strade di conciliazione tra le sue caratteristiche creative e quelle distruttive. Infine, cercheremo di riaffermare il desiderio come un importante fattore regolativo dei principi fondamentali dell’educazione in virtù di tali ambivalenze.;

Keywords:Desiderio, desiderio mimetico, democrazia, educazione, ambivalenze, problematicismo

  1. Bertin G.M. (1981). Disordine esistenziale e istanza della ragione. Tragico e comico. Violenza ed Eros. Bologna: Cappelli.
  2. Burch K. T. (2000). Eros as the educational principle of democracy. Counterpoints, 114: 175-204.
  3. Contini M. (1987). Per una pedagogia delle emozioni. Bologna: Nuova Italia.
  4. Garrison J. (2010). Dewey and eros: Wisdom and desire in the art of teaching. IAP.
  5. Girard R. (1972). La violenza e il sacro. Milano: Adelphi, 2005.
  6. Girard R. (1961). Menzogna romantica e verità romanzesca. Firenze: Bompiani Editore.
  7. Girard R. (1982). Il capro espiatorio. Milano: Adelphi, 1999.
  8. Goleman D. (1997). Intelligenza emotiva: che cos’è perché può renderci felici. Milano: RCS Libri & Grandi Opere.
  9. Imberty M., Callegari L., & Tafuri J. (1999). Suoni emozioni significati: per una semantica psicologica della musica. Bologna: Clueb.
  10. Impara P. (2002). Platone filosofo dell’educazione. Roma: Armando Editore.
  11. Iori V. (2003). Lo spazio vissuto: luoghi educativi e soggettività. Bologna: La Nuova Italia.
  12. Liston D. P. (2008). Critical pedagogy and attentive love. Studies in Philosophy and Education, 27(5): 387-392.
  13. Meirieu P. (2013). Pédagogie des lieux communs aux concepts clés. Issy Les- Moulineaux:ESF.
  14. Morin E. (1974). Il paradigma perduto: cos’è la natura umana?. Milano: Bompiani.
  15. Stendhal (1822). De l’amour. BiblioBazaar, LLC, 2009.
  16. Stein E. (1998). Il problema dell’empatia. Roma: Studium.
  17. Rogers C.R. (1970). Psicoterapia e relazioni umane. Torino: Boringhieri.
  18. Proust M. (1919). Alla ricerca del tempo perduto. Milano: Mondadori, 2014.
  19. Piaget J. (1955). Il linguaggio e il pensiero del fanciullo. Firenze: Editrice Universitaria.
  20. Panksepp J. (2004). Affective neuroscience: The foundations of human and animal emotions. Oxford: University press.

Marta Ilardo, Le ambivalenze del desiderio in educazione: percorsi di riflessività pedagogica in "EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY" 2/2020, pp 383-394, DOI: 10.3280/ess2-2020oa9493