Il saggio intende sottolineare l’originalità e la coerenza interpretativa del contributo di Pasquale Villani alla storia del mezzogiorno d’Italia, e inoltre a mettere in luce le ragioni per cui lo storico insisteva sull’importanza costitutiva del secolo precedente l’Unità. Le idee di Villani - esponente della generazione dei giovani meridionalisti del dopoguerra - e il suo programma storiografico presero forma sullo sfondo della seconda guerra mondiale, della caduta del fascismo e delle rivolte contadine. La sua prospettiva storiografica si definì alla luce del dibattito condotto da Rosario Romeo, Antonio Gramsci, Rosario Villari, Emilio Sereni e Ruggiero Romano. Vicino a Sereni, a Villari e a Romano, Villani seguì tuttavia una propria linea interpretativa che acquistò valore e rilevanza grazie alla capacità di avvicinare giovani allievi e mobilitarne le forze nella direzione di un progetto ambizioso e definito: studiare e mappare la transizione del Mezzogiorno rurale dall’antico regime all’epoca contemporanea. Tali studi, oltre a costituire un tributo alla statura intellettuale di Villani, rappresentano un fondamentale punto di partenza per la comprensione della storia del Mezzogiorno prima e dopo l’Unità.
Keywords: Mezzogiorno, feudalità, società agraria, contadini, rivoluzione mancata.