L’autrice prende in esame il gioco nei limiti e sottolinea l’importanza del senso di libertà che il soggetto deve vivere e provare perché questa attività risulti ri-creativa e possa permettere la distinzione fra realtà interna e realtà esterna. Nello spazio intermedio che si crea l’Io raggiunge così una identità rappresentativa e sublimatoria. Il gioco dei limiti, invece, appare una attività che cerca, attraverso rischi esterni, di negare un vuoto profondo. Il gioco diventa un feticcio che viene usato per nascondere il "mancante" e che procura al soggetto una sensazione di estasi, di vitalità e una convinzione di eternità. Il gioco d’azzardo viene presentato attraverso un caso clinico. L’autrice utilizza tecniche non classiche dal punto di vista psicoanalitico al fine di relazionarsi con il paziente e aiutarlo a uscire dalla compulsione di ripetizione.
Keywords: Libertà, compulsione di ripetizione, feticcio, masochismo, eccitazione.